Gestacci e parolacce,ecco cosa sanno fare quelli della lega!

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  1. andychow
     
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    VERGOGNATEVI!!!

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    Il dito medio di Bossi durante l'Inno di Mameli, a Padova. Solo l'ultimo di una lunga serie di gesti provocatori di cui si sono resi protagonisti, negli anni, gli esponenti leghisti (foto Emblema)
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    La manifestazione della Lega Nord contro la moschea a Firenze, nell'ottobre 2005: ecco l'intervento di Mario Borghezio (Emblema)
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    ancora Borghezio
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    Roberto Calderoli mentre si sbottona la camicia in tv e mostra parte della maglietta con le vignette su Maometto. Un caso che provocò proteste internazionali e disordini (Arcieri)
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    Sempre Calderoli con il maialino-Prodi (LaPresse)
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    Bossi: un altro dito medio durante una manifestazione della Lega nel dicembre 2006 (Ap)
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    Bossi durante un intervento alla festa del Carroccio a Ponte di Legno (Ansa)
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    Ancora Borghezio nel gesto dell'ombrello (LaPresse)
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    ANcora CAlderoli
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    ll dito medio di Borghezio (Gobbi)
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    E quello di Calderoli (Bedolis)


    E questi sarebbero i parlamentari che dovrebbero rappresentare l'ITALIa.
    CHE SCHIFOO!!!!!


    Bossi: «Da parte nostra non ci sarà una chiusura al Pd». Poi attacca sulla scuola: al Nord professori del Nord
    Sulle riforme c'è spazio per il dialogo»
    «pronti ad accogliere proposte sul federalismo». Poi fa un gestaccio sull'inno


    PADOVA - Prima apre sulle riforme, affermando che «c'è spazio per il dialogo con l'opposizione». Poi si lascia scappare un gestaccio, rivolto all'Inno di Mameli. È un Umberto Bossi vulcanico e provocatorio quello che si presenta a Padova al congresso della Liga Veneta-Lega Nord.

    FEDERALISMO - «Siamo pronti ad accogliere le proposte del Pd anche sul federalismo» assicura il ministro delle Riforme. «Da parte nostra - aggiunge - non ci sarà una chiusura a Veltroni». E dopo le dichiarazioni concilianti con gli alleati del Pdl e con Berlusconi sulla riforma della giustizia, Bossi spiega di non essersi ancora sentito al telefono con il premier «che mi sembra - osserva - abbia altro da fare in questo momento che parlare con me».

    DITO MEDIO LEVATO CONTRO L'INNO ITALIANO - Ma il leader leghista lascia successivamente spazio anche ad atteggiamenti più provocatori. «Non dobbiamo più essere schiavi di Roma. L'Inno dice che 'l'Italia è schiava di Roma...(in realtà è la vittoria ndr)', toh! dico io» esclama Bossi, con il dito medio levato. «Dobbiamo lottare - aggiunge il leader leghista - contro la canaglia centralista. Ci sono quindici milioni di uomini disposti a battersi per la loro libertà. O otterremo le riforme, oppure sarà battaglia e la conquisteremo, la nostra libertà». «Dobbiamo lottare - insiste - contro questo stato fascista. È arrivato il momento, fratelli, di farla finita».

    PEREQUAZIONE REGIONALE - E sempre sul progetto di federalismo, il leader del Carroccio dice di non essere contrario alla perequazione tra regioni più ricche e quelle più povere. «Ma deve essere una perequazione giusta -prosegue - non come è adesso, dove chi più spende più ha soldi dallo Stato. È una truffa, è uno schifo». «Adesso ogni regione deve vivere con i soldi che produce -afferma Bossi -, poi, certo, serve una certa perequazione, ma basta mandare i soldi a Roma e vedere i sindaci costretti ad andare col cappello in mano nella capitale». Il Senatur intende dare battaglia anche sui trasferimenti assegnati in base alla spesa storica: «Anche questa della spesa storica - spiega - intendo toglierla di mezzo con il federalismo». «Il federalismo - conclude Bossi - non è solo la storia mia, è la storia nostra. Non lo farò soltanto io ma milioni di persone».

    SCUOLA - «Dopo il federalismo bisogna passare anche alla riforma della scuola. Non possiamo più lasciare martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Il problema della scuola è molto sentito perchè tocca tutte le famiglie» aggiunge Bossi . «La Padania ormai è nel cuore di tutti. Noi ai bambini la insegnamo fin da quando nascono, insegnamo loro che non siamo schiavi e non lo siamo mai stati», sottolinea il Senatur spiegando che sul fronte della scuola «tutto quello che dico è la verità. Un nostro ragazzo (suo figlio Renzo ndr) è stato "bastonato" agli esami perchè aveva portato una tesina su Carlo Cattaneo».
    Il leader della Lega Nord chiama poi sul palco la parlamentare leghista Paola Goisis, della commissione Cultura della Camera, che sul fronte della scuola ha rilanciato: «Gli studenti italiani sanno tutti i sette re di Roma ma non sanno neppure un nome di un doge della Repubblica Serenissima». «Dopo trent'anni di scuola di sinistra, di esami di sinistra, di professori di sinistra, di presidi di sinistra - stigmatizza la parlamentare del Carroccio - i nostri ragazzi sono disorientati. I nostri studenti hanno bisogno di essere guidati da uno come Umberto Bossi. E non è possibile che vengano professori da ogni parte a togliere il lavoro agli insegnanti del Nord. Loro vogliono sentir parlare solo di Pirandello e Sciascia e non di un federalista come Carlo Cattaneo».

    GALAN - Poi il ministro delle Riforme attacca il Governatore del Veneto, Giancarlo Galan. Galan dice di essere del nord-est, ma «in realtà lui è il Signor Est» e continua ad insultare la Lega Nord ha detto il senatur. Per Bossi, «mal finisce» e per il 2010, quando si arriverà alle elezioni regionali, vedrebbe bene come suo sostituto l’attuale sindaco di Verona, Flavio Tosi.- corrierev della sera
     
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0 replies since 21/7/2008, 09:44   2113 views
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