Paola Saluzzi:"Che errore chiedere aiuto a Sottile"

ma era troppo tempo che non lavoravo

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  1. andychow
     
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    L'INTERVISTA - di SILVIA FUMAROLA - LA REPUBBLICA
    La conduttrice Paola Saluzzi: "Ho sbagliato a rivolgermi a un politico,
    ma devo ammettere che con me è stato corretto"
    "Che errore chiedere aiuto a Sottile,
    ma era troppo tempo che non lavoravo"

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    ROMA - "Sì, mi sono rivolta a Sottile. Ero disperata, in Rai non mi facevano lavorare. Ho subito i suoi apprezzamenti, sono stata stupida... Ma con me è stato corretto". Sì, signora Saluzzi, ma come finisce nel calderone delle intercettazioni a base di sesso e potere una come lei, che è stata nominata Cavaliere al merito della Repubblica dal presidente Ciampi, conduttrice formato famiglia a cui venivano affidati il Concerto di Capodanno dal Quirinale, le dirette dalla Basilica di Assisi, "Unomattina", "Linea verde"? Paola Saluzzi, 42 anni, i capelli rossi raccolti in una treccia da studentessa, fa un sospiro profondo: "Adesso ve lo spiego".

    Allora, cominciamo a spiegare.
    "Dopo due anni di mobbing durante i quali mi veniva impedito sistematicamente di condurre - non mi ricevevano a RaiUno, a RaiDue e neanche il direttore generale - mi fanno arrivare la voce che tale Salvatore Sottile ha deciso che non devo più lavorare in Rai. Lei che avrebbe fatto? Io ho deciso di affrontarlo".

    Gli ha telefonato?
    "Certo, mi sembrava incredibile che uno sconosciuto mettesse un veto sul mio nome. Lo cerco a Palazzo Chigi. Mi fa: "Io la odierei?". Così ho incontrato l'uomo di cui sto leggendo sui giornali, e che non sapevo chi fosse. Era l'estate 2004. Ma ha perfettamente ragione Sandro Curzi, non si va a chiedere lavoro alla politica. Non si fa".

    Parlando al telefono, lei si definisce una "cavallettina".
    "Ma sì, l'avevo visto in auto con Fini e l'avevo chiamato subito, come una cavalletta. Un modo di dire scherzoso che, mi rendo conto, letto in un'intercettazione può assumere un valore che non ha".

    Sottile, dandole del lei, dice che è "bona". Lei non lo rimette al suo posto.
    "Per imbarazzo... Ma gli faccio capire che non è aria, gli ricordo che è sposato e ha una bella moglie. È come quando vai a fare la spesa e il negoziante dice: "Bella signora che le do?", e tu sorridi e prosegui. Con la sottoscritta non ha mai fatto avance. Lo sapeva: volevo solo parlargli di lavoro".

    Però gli riconosce un ruolo.
    "Sì, dico che è una persona concreta... Ero esasperata. Si evince anche dal modo in cui mi esprimo nel verbale, non è il mio, sono figlia di un generale, non parlo così. Ma non ne potevo più. Ho appreso dai giornali che razza di giro gestiva Sottile. Mi ha fatto male vedere il mio nome, ma oggi sarebbe banale dire: "Non lo farei più". È dura essere emarginati, sono andata persino da Berlusconi a chiedere perché non mi facevano più lavorare".

    Da Berlusconi?
    "Sì. Il 6 ottobre 2004 mi ha ricevuta a Palazzo Grazioli. Il presidente si fa spiegare la situazione, mi dice che magari posso fare qualcosa come giornalista. Non succede niente. Lo rincontro a Cernobbio, mi ferma: "Signora, come va?". Rispondo: "Mi hanno licenziato ieri: Del Noce". Ribatte: "Quell'uomo mi ha dato dei problemi", non ho potuto fare a meno di fargli la battuta: "Sapesse a me"".

    Che si rimprovera?
    "Di non aver parlato quando non solo mi hanno fatto fuori da "Unomattina" ma non sono mai più potuta andarci neanche da ospite. Provo una rabbia feroce. Quando mi rivolsi a RaiDue, e Michele Guardì, che ancora ringrazio, mi offrì di lavorare, Del Noce decise che non esistevo più. E questo, nonostante a "Unomattina" ascolti e gradimento fossero ottimi. Altri aspettavano il mio posto".

    Lei frequentava l'ex presidente della Rai Zaccaria. Lo saprà, la chiamavano "la presidentessa".
    "Non sono mai stata l'amante di Zaccaria, ha solo creduto in me. Sono stata a cena a casa sua con altre persone: Nocelli, la Guerritore. Hanno costruito una storia mai esistita. Ho pagato anche questo".

    Perché non ha mai smentito?
    "Sono stata cretina, pensavo solo a lavorare. Non mi curavo del gossip. Lasciali parlare, dicevo. Tanto io so che non è vero".
     
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0 replies since 20/6/2006, 13:13   985 views
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