La nuova vita del San Carlo tra passato e futuro

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  1. andychow
     
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    Lavori in estate: macchine di scena moderne e sala d´incisione

    È il più antico teatro d´Europa. E ora vuole diventare anche il più moderno. Diciotto mesi di lavori e fondi per 50 milioni di euro: sono i numeri del San Carlo del futuro. Cambia volto il teatro simbolo di Napoli: avrà un palcoscenico dotato delle più moderne macchine di scena, una sala ad alta innovazione tecnologica, la più grande sala d´incisione d´Europa, una cittadella del teatro al porto e una scuola di ballo in via Toledo. Il commissario di governo, Salvatore Nastasi, ha firmato un accordo per l´utilizzo dei 50 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Campania, grazie allo sfruttamento di fondi europei Fas (Fondo aree sottoutilizzate).

    I soldi sono già disponibili. I lavori partiranno entro l´estate: a fine marzo ci sarà l´accordo di programma quadro, per aprile si attende l´ultimo visto della Sovrintendenza ai progetti e tra maggio e giugno ci sarà la gara e l´aggiudicazione dei lavori, che dovrebbero partire entro luglio e terminare entro il 2010, per poter avviare la produzione in vista delle celebrazioni (2011) del 150esimo anniversario dell´Unità d´Italia.
    Il nuovo San Carlo avrà il volto del futuro e l´anima della tradizione. La sovrintendenza per i Beni architettonici sta già lavorando su foto, bozzetti e planimetrie storiche.
    Tra le novità assolute: la costruzione di una sala di registrazione digitale, per orchestre e coro, con una regia audio video brodcasting, sul modello del Covent Garden e del Metropolitan, appunto.

    Tra gli obiettivi: aumentare il numero di rappresentazioni d´opera, da 46 a 80 alzate di sipario nel medio periodo e fino a 120 nel lungo; passare da 40.00 spettatori l´anno a 120.000; elevare la professionalità dei tecnici con la creazione di una vera e propria "scuola Scenotecnica"; valorizzare la scuola di ballo e il coro di voci bianche; incrementare del 25 per cento il personale dipendente e del 50 per cento quello esterno. Sarà migliorata anche la visibilità dei posti laterali, anche grazie a soluzioni tecnologiche, sull´esempio del Liceu di Barcellona; saranno collocati dei monitor di cortesia nel foyer, nel ridotto e nei corridoi di ingresso ai palchi e sarà informatizzato l´intero teatro, con l´idea di trasmettere gli spettacoli in diretta su Internet.


    Per il nuovo palcoscenico si utilizzeranno gli spazi del sottopalco e si installeranno dei ponti mobili per la movimentazione delle scenografie, con la possibilità di modificare l´inclinazione del palcoscenico. E ancora: aria condizionata, nuove stoffe per le poltrone, impianti elettrici e fonici più moderni, revisioni del sistema fognario e delle fondamenta.
    Saranno utilizzati anche gli appartamenti di palazzo Cavalcanti, in via Toledo (per la scuola di ballo) e le due palazzine dell´ex Cirio a Vigliena, nel porto, messe a disposizione dal Comune e dall´Autorità portuale, dove probabilmente troveranno spazio la falegnameria, i magazzini per gli allestimenti e i costumi. Nel progetto c´è anche il recupero di spazi "interni", fino ad oggi inutilizzati: come i tre piani di uffici (ad oggi vuoti) tra Palazzo Reale e il teatro, che saranno destinati al San Carlo.

    I lavori prevedono, tra l´altro, un netto aumento delle rappresentazioni e un incremento occupazionale. «Grazie a questi interventi strutturali e al nuovo programma artistico che vede un nuovo ed importante ruolo di Riccardo Muti, e la presenza di altri grandi nomi come Zubin Mehta - dice il governatore Antonio Bassolino - il San Carlo potrà competere con i più importanti teatri del mondo».
    di Cristina Zagaria-la repubblica

     
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